Meditazione- 1° parte
Non sarebbe bello se riuscissimo di nuovo ad apprendere come facevamo da bambini?
Come mai da piccoli abbiamo una capacità di apprendimento e memorizzazione eccezionali?, semplicemente perché
siamo curiosi e completamente presi da ciò che ci accade.
Man mano che cresciamo invece, incominciamo ad essere distratti dagli eventi della nostra vita.
Siamo presi da mille impegni, mille preoccupazioni,
a volte sogniamo ad occhi aperti o pensiamo a lungo
a cosa ci è accaduto il giorno prima.
Siamo sempre meno presenti durante il momento
che conta di più: il momento che stiamo vivendo.
Quando la nostra mente non vive a pieno il momento presente,
non riusciamo a ricordare bene ciò che ci accade.
Ti è mai capitato?
La meditazione è di enorme aiuto nel processo
di memorizzazione a breve e a lungo termine,
in quanto aumenta la nostra capacità di concentrarci
su ciò che ci stà accadendo.
Grazie all’aiuto delle tecnologie di scansione celebrale,
sappiamo oggi che la meditazione modifica le funzioni
e la struttura stessa del cervello, aumentandone
le potenzialità di memorizzazione.
Uno studio effettuato nel 2005 presso il Massachussetts
General Hospital, negli Stati Uniti, dimostrava come
la meditazione, praticata per soli 40 minuti al giorno,
facesse diventare più spesse le parti della corteccia celebrale
responsabili dell’attenzione e dei processi di decisione
e memorizzazione.
Era un risultato eccezionale perchè, a differenza di studi
precedenti condotti su monaci buddisti, si dimostrava
che non era necessario meditare tutto il giorno
per ottenere benefici importanti.
Altri esperimenti sono stati condotti per scoprire se
la meditazione potesse addirittura invertire il processo
Uno di questi esperimenti è stato condotto da Dharma Singh Khalsa, il direttore della Fondazione per la ricerca e la prevenzione dell’Alzheimer in Tucson, negli Stati Uniti,
su pazienti di età compresa fra i 52 e i 77 anni, tutti con problemi di memoria.
Ai partecipanti veniva dato un CD di meditazione e veniva chiesto di praticare nelle loro case una tecnica conosciuta come Kirtan Kriya.
La pratica doveva essere eseguita per otto settimane,
ogni giorno per 12 minuti al giorno.
Ad un gruppo di controllo veniva chiesto invece
di ascoltare due concerti di violino di Mozart
per un totale di dodici minuti al giorno,
sempre per otto settimane.
Alla fine dei due mesi, chi aveva meditato mostrava
di aver ottenuto maggiori benefici rispetto a chi aveva
semplicemente ascoltato la musica classica, e in particolare
un maggiore incremento dell’afflusso di sangue al cervello
e migliori risultati ai test di attenzione, memoria
e capacità cognitive.
Davvero una notizia confortante per tutti gli smemorati no?
Ancora non ti ricordi dove hai messo le chiavi di casa?
E allora su, subito a fare una meditazione, bastano pochi minuti
e se proprio non sai da dove cominciare, è semplice:
concentrati sulla respirazione;
senti il respire che entra dalle narici e ti inonda tutto
di luce Bianca e poi quando espiri,
immagina di buttare fuori tutte le tensioni e le preoccupazioni.
Tutto qui?, si, tutto qui… per cominciare.;)
Buona Vita
Rosa
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