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Rosa

06 giugno 2012

Meditazione parte 2° - la Pratica

Voglio approfondire questo tema, perchè mi sta coinvolgendo molto in questi giorni.

La meditazione è una pratica che porta a conoscere se stessi, elimina l’agitazione mentale e le tensioni interiori.
I momenti più propizi per la pratica della meditazione
sono prima dell’alba e la sera, prima di addormentarsi.
Tenendo conto però dei ritmi della vita moderna,
possiamo dire che ogni momento è quello giusto.
La durata minima di una meditazione è di 20 minuti, du
e volte al giorno.
E’ importante evitare di praticare la meditazione se si è stanchi o esausti.
E ora alcuni suggerimenti riguardo alla posizione da assumere durante la meditazione.
La meditazione va fatta, preferibilmente, stando seduti.
Le posizioni Yoga del loto o del mezzo loto (gambe incrociate)sono suggerite però ciò che conta non è tanto la posizione fisica quanto la costanza dell'esecuzione ed il proponimento di imparare a meditare non soltanto per finalità egoistica, ma perché ciò che abbiamo acquisito possa esserci di aiuto per aiutare altri fratelli che ne avessero la necessità.
Una cosa importante è la posizione della spina dorsale che dovrebbe essere tenuta eretta il più possibile.
Questa posizione, infatti, permette che l'aria ed il prana possano circolare liberamente nei vari centri energetici del corpo.
Le mani vanno poste sul grembo in modo che la sinistra abbracci la destra, le dita delle mani, pollici esclusi, dovrebbero sovrapporsi mentre i pollici vanno uniti con le punte formando un cerchio con le mani sovrapposte.
Va qui notato come la mano sinistra è simbolo di saggezza mentre la destra lo è per il metodo e l'azione, ne consegue che il metodo e l'azione dovrebbero essere sempre  circondati dalla saggezza. ;)
La testa si deve tenere leggermente inclinata sul davanti per evitare che il sangue vi arrivi facilmente e possa creare dei problemi in quanto l'attività cerebrale è molto ridotta.
Le spalle vanno tenute aperte, questo è un simbolo di apertura per ciò che stiamo imparando e per tutti i suggerimenti che la nostra guida interiore ci vorrà proporre.
La bocca va tenuta chiusa con la lingua che appoggia sui denti superiori, questo è suggerito perché in tale posizione si evita che la bocca possa diventare secca per mancanza di saliva.
Gli occhi meritano un'attenzione particolare.
La loro posizione è altamente soggettiva in quanto vi sono persone che con gli occhi chiusi cedono alla sonnolenza mentre altre, con gli occhi aperti, sono distratte dalle immagini che l'ambiente esterno propone loro.
Viene suggerito di tenere gli occhi semiaperti e di guardarsi la punta del naso.
Questo dovrebbe evitare gli inconvenienti citati.
Dopo aver spiegato le modalità della posizione è bene
sottolineare, ancora una volta, che la postura assume
una grande importanza per coloro che meditano,
continuamente, per giorni e giorni.
Per noi la cosa più importante è di scegliere una posizione che non arrechi ulteriori disturbi alla mente che, all'inizio delle esperienze di meditazione, recalcitra come un'animale selvaggio.
Il nostro proposito è di porre la mente sotto controllo, evitiamo perciò di crearci ulteriori ostacoli nell'assumere una posizione a noi non congeniale e che diventerà ulteriore fonte di disturbo mentale.
La meditazione vera e propria consiste nel portare (e mantenere) la nostra attenzione alla radice del naso e nel contare i cicli della respirazione.
Ogni inspirazione/espirazione vale un ciclo, perciò conteremo uno dopo aver inspirato/espirato una volta e così di seguito.
La respirazione deve essere normale, ciò che ci proponiamo è di seguirne consapevolmente lo svolgersi, ciclo dopo ciclo, dobbiamo osservarla non alterarla.
Può essere utile, specialmente i primi tempi, di contare
fino a 6 e poi riprendere da uno.
Questo porta una piccola variazione sul tema che rappresenta un diversivo per la mente che ne è sempre assai desiderosa.
Più avanti si potrà aumentare il conteggio portandolo a 10 o 15 cicli. Il traguardo da raggiungere nel tempo potrebbe essere di 25 cicli.
Vi sono quattro errori da evitare:
  • 1) inspirazione lunga seguita da espirazione corta
  • 2) respirazione forzata con l'emissione di suoni udibili anche da altre persone
  • 3) errori nel conteggio
  • 4) disappunto per gli errori commessi, la mente va guidata con calma e dolcezza, se ci ritroviamo a fare un conteggio sbagliato dobbiamo ripartire da uno.
Va ricordato che nella meditazione non vi è soltanto
la circolazione dell'aria ma entrano in gioco pure
delle sottili energie (prana) che partono dall'ombelico
e salgono attraverso la spina dorsale, fino alla testa.
Queste energie passano da alcuni centri energetici (i chakra) e li stimolano portando una rinnovata vitalità anche sul piano fisico.
Il tempo da dedicare alla meditazione deve essere scelto in modo da non intralciare il nostro normale modo di vita, così pure la durata è lasciata al discernimento di ognuno dei partecipanti.
Viene comunque suggerito di praticarla ogni giorno e possibilmente alla stessa ora.
Non dimentichiamoci che noi siamo creature dell'abitudine; l'abitudine di meditare è difficile da conseguire ma una volta acquisita sarà mantenuta facilmente perché sarà entrata nel nostro normale ordine delle cose.
Riassumendo:
MEDITAZIONE SIGNIFICA:
  • mantenere calma la mente
  • mantenere la calma interiore e il potere di concentrazione senza sforzo
  • ottenere una coscienza superiore sul mondo che ci circonda
  • vivere il presente senza preoccuparsi del passato o del futuro
I suoi effetti benefici sono:
  • riduzione dello stress, delle tensioni, eliminazione della depressione e dell’ansia
  • equilibrio sul piano affettivo
  • rinforzo del sistema immunitario, miglior stato di salute
  • senso di unione con tutto ciò che esiste, amplificazione della concentrazione e della fiducia in se stessi
  • calma e libertà mentale, ottimismo
  • sentimento di integrazione spirituale nell’armonia della creazione
Per maggiori informazioni:

Buona Vita
Rosa

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