Benvenuto

Se sei arrivato qui, voglio darti il Benvenuto, sono felice di conoscerti, possiamo scambiarci i nostri punti di vista, se vuoi.
Rosa

28 ottobre 2011

Le situazione più difficili sono un laboratorio di vita.

Questo piccolo racconto da bambino di Gilad Shalit, soldato israeliano liberato, dopo cinque anni di prigionia, vale la pena conoscerla.
                               *                             *                             *

Un mite pesciolino stava nuotando nel bel mezzo di un oceano tranquillo.
All'improvviso il pesce vide uno squalo che voleva divorarlo.
Cominciò allora a nuotare in fretta, sempre più in fretta, ma lo squalo fece  altrettanto.
Allora il pesce bruscamente si fermò e chiese allo squalo:
"Perché mi vuoi divorare? Possiamo giocare insieme!".
Lo squalo pensò e  ripensò e disse: "Okay, tutto bene. Giochiamo a nascondino". Il pesce e lo squalo giocarono tutto il giorno, fino al tramonto.
La sera, lo  squalo tornò a casa. Sua madre gli chiese: "Com'è stata la tua giornata,
mio caro squalo? Quanti animali hai divorato oggi?".
Lo squalo rispose:  "Oggi non ho divorato nessun animale,
ma ho giocato con un animale chiamato PESCE".
"Quel pesce è un animale che noi mangiamo. Non giocare  con lui!" disse mamma squalo.
A casa del pesce accadde la stessa cosa. "Come stai, mio pesciolino?
Come te la sei passata oggi nel mare?"  chiese la madre del pesce.
Il pesce rispose: "Oggi ho giocato con un animale chiamato SQUALO".
"Questo squalo è un animale che ha divorato tuo padre e tua madre.
Non giocare con quell'animale", gli disse la  madre.
Il giorno seguente in mezzo all'oceano non andarono né lo squalo né il pesciolino.
Essi non si incontrarono per molti giorni, settimane, mesi.
Dopo un anno intero, lo squalo uscì a farsi una bella nuotata, e lo stesso fece il pesciolino.
Per la terza volta essi si incontrarono e allora lo squalo disse:
"Tu sei il mio nemico, ma non potremmo fare la pace?". Il pesciolino rispose: "Okey".
Essi giocarono insieme di nascosto per giorni, settimane e mesi, finché un giorno
lo squalo e il pesce andarono dalla madre del pesce e parlarono con lei.
Poi fecero la stessa cosa con la mamma dello squalo;
e da quello stesso giorno gli  squali e i pesci vivono in pace.
                                               When the Shark and the Fish First Met


26 ottobre 2011

due piedi e quattro zampe, una vita di coppia per sempre

Davanti alla finestra dove lavoro c’è un giardino con tre bellissimi  pini che svettano maestosi  superando in altezza anche il palazzo che ho di fronte.
camminiamo insieme con Amore
Siamo abituati a vedere i colombi, che arrivano quando passa la signora che porta loro il mangiare (con gran disappunto di alcune persone ), e poi ci sono anche , a ogni ora il suo, i cani con i loro padroni: chi lo tiene legato, chi lo lascia scorrazzare per il  prato, chi continua a sgridarlo come si fa con i bambini;  ma c’è una coppia, una coppia formato da uomo e cane,  che oserei dire, formano veramente una cosa unica; a un occhio attento vedi che c’è talmente tanta sintonia tra questi due esseri che fanno affidamento l’uno sull’altro, proprio come quelle persone che vivono insieme tutta  una vita e che conoscono bene e a fondo i bisogni l’uno dell’altro.
Anche oggi, è una giornata tiepida,

19 ottobre 2011

Saggezza al cioccolato


Un gruppo di laureati, affermati nelle loro carriere, discutevano sulle loro vite durante una riunione. Decisero di fare visita al loro vecchio professore universitario, ora in pensione, che era sempre stato un punto di riferimento per loro.
Durante la visita si lamentarono dello stress che dominava il loro lavoro, le loro vite e relazioni sociali
Volendo offrire ai suoi ospiti un cioccolato caldo,  andò in cucina e ritornò con una gran brocca e un assortimento di tazze: alcune di porcellana, altre di vetro, di cristallo, alcune semplici,  altre costose, altre di squisita fattura.
Il professore li  invitò a servirsi da soli il cioccolato.
Quando tutti ebbero in mano la tazza con il cioccolato caldo, il professore espose le sue considerazioni.

03 ottobre 2011

La Vita è Vita. La Vita Non muore mai

Ho avuto l'incarico di fare delle ricerche sulla morte del corpo fisico e ho trovato un pò di risposte nel libro di Metamedicina 
               
Nulla muore, tutto continua sotto una forma o un'altra.
Le foglie che hanno concluso il loro ciclo, tornano alla terra per diventare concime per  l'albero che produrrà nuove foglie.
Quando abbandoniamo il nostro involucro di carne che chiamiamo corpo fisico, ma che di fatto é solo un rivestimento, un veicolo di materia che funziona in un mondo di materia, lasciamo anche questo mondo.

Se lascio la mia automobile per salire su un aereo, non per questo sono morto, è solo che l'aereo viaggia nell'aria.

Così è per ognuno dei nostri veicoli: funzionano  nel mondo che gli è proprio.

Fra i più noti, abbiamo il veicolo fisico, ovvero il corpo di carne e ossa che corrisponde al mondo della materia e il corpo astrale che corrisponde alle sensazioni, alle emozioni, ai sentimenti e che funziona nel mondo astrale o mondo dei sogni.
Questo mondo non è limitato nè dal tempo, nè dallo spazio;