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Rosa

26 ottobre 2011

due piedi e quattro zampe, una vita di coppia per sempre

Davanti alla finestra dove lavoro c’è un giardino con tre bellissimi  pini che svettano maestosi  superando in altezza anche il palazzo che ho di fronte.
camminiamo insieme con Amore
Siamo abituati a vedere i colombi, che arrivano quando passa la signora che porta loro il mangiare (con gran disappunto di alcune persone ), e poi ci sono anche , a ogni ora il suo, i cani con i loro padroni: chi lo tiene legato, chi lo lascia scorrazzare per il  prato, chi continua a sgridarlo come si fa con i bambini;  ma c’è una coppia, una coppia formato da uomo e cane,  che oserei dire, formano veramente una cosa unica; a un occhio attento vedi che c’è talmente tanta sintonia tra questi due esseri che fanno affidamento l’uno sull’altro, proprio come quelle persone che vivono insieme tutta  una vita e che conoscono bene e a fondo i bisogni l’uno dell’altro.
Anche oggi, è una giornata tiepida,
anche se siamo a fine ottobre,  ed eccoli lì.
L’uomo è una persona che col passare dei mesi, li  ho notati per la prima volta diversi mesi fa, avendo avuto parecchie operazioni, lo vedo sempre più piegarsi, come un giunco flessuoso; non è rigido, mi dà proprio l’impressione di uno che si piega nella direzione del vento, senza fare opposizione, ma lasciando che il vento lo culli ora da una parte e ora dall’altra.
Forse molti nelle sue condizioni si sarebbero lasciati andare o perlomeno se ne starebbero in casa, seduti in poltrona, o chissà cosa, ma lui no, lui in estate con i calzoncini e la maglietta a mostrare le sue ferite, sulla testa i capelli che piano piano scompaiono, la sua malattia che avanza…. E poi c’è il suo cane, questo cagnolino nero, piccolo,  un po’ spelacchiato; parlando una mattina mi ha detto che ormai quel cane che è stato il suo compagno di una vita è vecchio, sordo, sente poco anche gli odori  e la sua pelle non è più quella di una volta; si proprio un vecchiettino che  sta perdendo pian piano i 5 sensi, vista udito odorato, ma che ha, come il suo padrone, una forza interiore di voler vivere la sua vita, assaporandola fino all’ultima goccia, senza piegarsi, senza stare a lamentarsi; praticamente sono una sinergia unica quest’uomo col suo cane.
Ecco il piccolo canino nero che fa qualche passo avanti nel prato e poi si ferma ad aspettare il padrone, le orecchie tese e gli occhi fissi, con dentro tutto l’amore che un paio di occhi possono esprimere, a vedere se il suo padrone lo segue o si è fermato perché ha il respiro corto; per attraversare  la strada gli si mette al fianco e non si distingue se è l’uomo a guidare il cane o viceversa.
Quando li vedo insieme è sempre di più una emozione profonda che mi prende, gioia mista a malinconia, perché lo vedi che il cammino da percorrere insieme di queste due anime sta per finire, che sicuramente la loro strada finirà insieme perché quando l’uno avrà terminato il cammino l’altro non saprà certamente cosa fare da solo e lo seguirà, perché come sono stati uniti in questa vita, sicuramente, vorranno stare insieme per l’eternità.
Vorrei ringraziarli personalmente l’uomo e il cane, per le emozioni  e per la lezione di vita che mi danno tutti i giorni, ma a volte le labbra non sanno esprimere quello che sente il cuore, e così è per me; per questo ho voluto condividere queste emozioni con chi, un giorno forse, si imbatterà in questo mio blog, e mi  potrà capire, e magari condividere con me le sue emozioni.
Spero veramente di vederli ancora per tanto  questi due esseri meravigliosi, anche se il tempo comincia a non essere più tanto bello e le uscite cominceranno ad essere sempre più diradate.
Grazie di cuore!
Rosa

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