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Rosa

18 novembre 2011

Come sono riuscita a gestire la rabbia

La camminata consapevole
  
 Noi tutti conosciamo i sintomi che ci provoca la RABBIA, anche io non volevo
ammetterlo nemmeno con me stessa, ma la rabbia a volte mi sopraffaceva senza che io
riuscissi a controllarla.
Poi  ho avuto modo di leggere questo libro di Thich Nhat Hann: Spegni il fuoco della rabbia 
che, devo ammettere la mia ignoranza, ma  non conoscevo questo monaco zen  vietnamita,
però subito mi ha colpito il suo  modo di vedere le cose, quasi miracoloso,  da un altro
punto di vista: scoprire il bene anche quando  sei portato a vedere solo il male.
Abbracciare la propria rabbia con tenerezza, accettarla e prendersene cura,
trasformarla in energia positiva”, come il contadino che coltiva il suo orto,
-come mi piace questa allegoria- :) lui non si sogna di buttare i rifiuti organici
perché sa di averne bisogno;
è in grado di trasformare i rifiuti in compost  che a sua volta si trasformerà
in lattuga, in un fiore etc. Bisogna essere una specie di agricoltore biologico.
Rabbia e amore sono entrambi di natura organica, entrambi si possono trasformare.
L’amore si può trasformare in odio, il fiore diventare spazzatura,
ma se hai l’energia della presenza mentale puoi osservare la spazzatura e
dire: “Non ho paura; sono capace di riconvertire la spazzatura in amore”.
Se scopri in te stesso spazzatura come paura, disperazione e odio,
non lasciarti prendere dal panico.
Puoi affrontarli da buon orticoltore: “Riconosco che in me ci sono dei rifiuti;
trasformerò questi rifiuti in compost fertilizzante che possa far riapparire l’amore”.
Quando conosci le tecniche del respiro consapevole, della meditazione camminata e seduta,
del mangiare in consapevolezza (siamo ciò che mangiamo) sei in grado di generare
 “l’energia della presenza mentale e di abbracciare la tua rabbia o la tua disperazione
e prendertene cura come una mamma fa col suo bambino.”
Ho potuto sperimentare personalmente  come uno scatto di rabbia che in genere
mi avrebbe fatto star male per almeno un paio di giorni,  dopo aver praticato un pò
la respirazione consapevole, ma soprattutto la camminata consapevole
sono riuscita ad uscire da questo fuoco, senza bruciarmi.
Tra le tante cose che ci vengono proposte dove ognuno può scegliere la sua,
devo ammettere di aver trovato quello che fa per me.
Visto che sono un tipo che non  ama star ferma, e quindi fare meditazione,
quella statica, da fermi, bè non mi è proprio congeniale, 
così invece quando ho  scoperto  la camminata consapevole, l'ho sentita subito mia.
Ora quando sento che qualcosa comincia a bollire dentro, mi fermo,
mi prendo un pò di spazio per me, faccio una piccola camminata di pochi minuti;
mettere un piede davanti all'altro con la respirazione, consapevolmente,
vi assicuro che è veramente miracoloso, per me è  veramente una cosa che mi aiuta
a far sbollire  sul nascere  questo fuoco che in altri momenti mi ha quasi distrutta.
Ho constatato come veramente si può star bene imparando a prendersi cura di se stessi,
e lo sappiamo che se stiamo bene noi , facciamo star bene
anche le persone che sono intorno a noi.
Buona camminata consapevole a tutti voi.
Rosa

2 commenti:

  1. La tua pelle te ne sarà grata e, passo dopo passo, sono certa che tutto l'amore che c'è in te saprà emergere e sopraffare la rabbia.

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  2. E sì, la pelle è la nostra cartina di tornasole per la rabbia che teniamo dentro; e io l'ho scoperto con tutte le conseguenze.
    Speriamo che la lezione così dura,che la vita mi ha riservato, mi sia servita e che riesca a non dimenticarla.
    Ma io sono fiduciosa, le lezioni che la vita ti propone, sempre per il tuo bene, in genere non le dimentichi così facilmente.
    Grazie Anna, 1 abbraccio.
    Rosa

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